Le autrici riflettono su queste e altre questioni in un’ottica psicodinamica, ponendosi «dalla parte degli adulti», gli aspiranti genitori: infatti essere veramente «dalla parte del bambino» implica aiutare gli adulti a ricercare dentro di sé i significati profondi legati alla mancanza e al desiderio di un figlio.
Non vengono peraltro trascurate «la voce e l’esperienza» del bambino abbandonato, attraverso l’analisi del materiale clinico che sottolinea il faticoso processo di crescita dall’infanzia all’adolescenza nella nuova famiglia.