
Ricostruendo dall’Antichità fino ai nostri giorni la storia straordinaria degli odori e basandosi sulle più recenti ricerche scientifiche, l’autrice mostra in particolare il loro stretto rapporto con la sessualità, il loro potere simbolico nei miti e nelle religioni, gli immensi poteri di vita e di morte che agli odori furono attribuiti dalla medicina. Al "Naso dei filosofi" e al "Naso degli psicoanalisti" sono dedicate le ultime due parti di questo libro di interessante e piacevole lettura su una facoltà sensoriale misconosciuta che ci mette in contatto con gli esseri e con le cose in modo intimo e profondo. Perchè non è affatto vero che l’uomo, allontanandosi dall’animalità, avrebbe abbandonato l’uso dell’olfatto, atrofizzatosi rispetto a quello degli animali e anche a quello dei nostri antenati, i quali effettivamente, come ha brillantemente illustrato Piero Camporesi, vivevano in un ambiente infinitamente più ricco di odori di quello igienico e deodorato cui siamo abituati. Il cambiamento è indubbio, ma, secondo l’autrice, va imputato allo status attribuito al senso dell’odorato, nonché ai poteri riconosciuti agli odori nelle società antiche e moderne. "Mystère", "Magie noire", "Sortilège" e tanti altri nomi di profumi a tutti noti evocano tali poteri e ci introducono a una storia che non è possibile ridurre a una trasformazione dell’apparato olfattivo.
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