Per la prima volta, sono state qui affrontate nel dettaglio le ricadute morali della teoria della selezione naturale e della sopravvivenza del più adatto. In queste pagine vibranti, di uno dei più stimati filosofi dell’età vittoriana, è magnificamente esposta l’opposizione laica al nascente «darwinismo sociale»: se la natura appare insensibile e priva di scopo, l’uomo ha il dovere di opporvisi.
Accompagnano il volume altri quattro saggi, scritti tra il 1888 e il 1894, in cui Huxley spazia dalle riflessioni sul destino dell’uomo alle considerazioni biologiche sui meccanismi dell’evoluzione, all’esame di progetti di riforma sociale e politica.