La prova di Abel
Saggio sulle fonti e sul significato della irrisolvibilità in matematica
Nel 1824 un ventunenne norvegese di nome Niels Henrick Abel dimostrò definitivamente che le equazioni algebriche di quinto grado sono insolubili. L’importanza di questo evento nella storia del pensiero non fu tuttavia immediatamente riconosciuta, e Abel morì povero e depresso cinque anni dopo. Questa vicenda umana è ricostruita da Pesic nel quadro di una storia che inizia con i greci e continua fino a oggi. Egli mostra come la matematica trovò le sue fonti nel mondo reale (le forme delle cose, i bisogni contabili dei mercanti) e procedette poi verso qualcosa di più universale, nel senso dell’astrazione, già con i pitagorici e poi con l’algebra. Per rendere corrente e agevole la lettura, gli sviluppi matematici sono separati dal testo in appositi riquadri. In appendice una nuova traduzione annotata del testo originale della prova di Abel.