La tensione è palpabile. Ma si avvicina il Natale, i figli già da tempo lontani da casa sono in arrivo, e Joan vuole con tutta se stessa che le cose vadano alla perfezione. Anche i figli però hanno i loro problemi. Lois, la maggiore, sta cercando di recuperare il marito dopo un tradimento e un aborto spontaneo; Maya, la seconda, vorrebbe andare a vivere con Liz, imprevisto amore saffico, ma ha due bambini e un marito buono e disponibile che non sospetta niente; William, il piccolo, è all’università a Londra, e proprio a Natale decide di rompere il fidanzamento con Tara, vicina di casa e compagna d’infanzia. E c’è anche Simon, il cane, che svela i propri divertentissimi «pensieri» in prima persona.
Scritta con rara precisione e capacità introspettiva, la storia esplora la spinosità dell’amore famigliare, e la sua capacità di resistere a ogni difficoltà. L’autrice, qui all’esordio, racconta con calore, spirito e disarmante sincerità, e riesce a mantenere un tono ironico-sentimentale, uno stile che ricorda il più famoso dei «romanzi di Natale», Le correzioni di Jonathan Franzen. Il divertimento è assicurato.
