di Redazione Il Libraio | 08.11.2014

Anche Bowman era nato in una grande città, al French Hospital di Manhattan, nella canicola di agosto, alle primissime ore del mattino, quando, come gli aveva detto Pearson, vengono al mondo i geni.


Anche Bowman era nato in una grande città, al French Hospital di Manhattan, nella canicola di agosto, alle primissime ore del mattino, quando, come gli aveva detto Pearson, vengono al mondo i geni.


di Redazione Il Libraio | 08.11.2014

Lui non l’amava soltanto per quello che era, ma per quello che poteva essere, e l’idea che poteva essere diversa non gli passava per la testa, oppure non gliene importava. Perché avrebbe dovuto pensarci? Quando ami qualcuno vedi il futuro come lo sogni.


Lui non l’amava soltanto per quello che era, ma per quello che poteva essere, e l’idea che poteva essere diversa non gli passava
per la testa, oppure non gliene importava. Perché avrebbe dovuto pensarci? Quando ami qualcuno vedi il futuro come lo sogni.


di Redazione Il Libraio | 08.11.2014

Gli piaceva leggere in compagnia del silenzio e del whisky dorato. Amava il cibo, la gente, la conversazione, ma leggere gli dava un piacere inesauribile. Le parole sulla pagina erano per lui ciò che per gli altri erano le gioie della musica.


Gli piaceva leggere in compagnia del silenzio e del
whisky dorato. Amava il cibo, la gente, la conversazione, ma leggere gli dava un piacere inesauribile. Le parole sulla pagina erano per lui ciò che per gli altri erano le gioie della musica.