Come reagire ai tempi cupi con un romanzo

di Redazione | 31.05.2021

Da dove prende ispirazione un grande scrittore? Ne parla Benjamin Myers, autore di All’orizzonte, oltre 100.000 copie vendute in Europa, tradotto in dieci paesi, libro dell’anno per i librai indipendenti in Germania e per «The Times» e «Observer».Il romanzo, confessa lo scrittore, è anche un modo di reagire alla Brexit, o meglio al clima che si è […]


Da dove prende ispirazione un grande scrittore? Ne parla Benjamin Myers, autore di All’orizzonte, oltre 100.000 copie vendute in Europa, tradotto in dieci paesi, libro dell’anno per i librai indipendenti in Germania e per «The Times» e «Observer».
Il romanzo, confessa lo scrittore, è anche un modo di reagire alla Brexit, o meglio al clima che si è generato in Inghilterra in quel preciso momento storico.

Ma ascoltiamo le sue parole

cover All'orizzonte




La scrittura è magia di Benjamin Myers

Sono un uomo fortunato. Non appena ho imparato a leggere e scrivere, all’età di quattro anni, in una piccola scuola del nord-est inglese, ho avuto la chiara consapevolezza che la scrittura è una forma di magia.
Da quando mi sono reso conto che le 26 lettere dell’alfabeto inglese possono essere composte in parole, e che quelle parole si possono mettere in fila l’una dietro l’altra come perle in una collana, il mio mondo non è mai più stato lo stesso. La parola scritta è diventata un’arma e un’armatura, un faro che punta raggi bianchi e luminosi negli anfratti più impolverati dell’inconscio. Ho capito che il linguaggio poteva essere usato come una magia per comunicare, diffondere idee, evocare sentimenti in persone sconosciute dall’altra parte del mondo. Quegli strani simboli avevano una potenza e un potenziale che volevo esplorare. Sono fortunato perché ho capito quello che volevo fare fin da piccolo. Volevo essere un mago.

Nei quarant’anni ormai trascorsi da quando recitavo l’abicì in classe, mi sono immerso fino al collo nella scrittura. Continuamente, senza smettere mai, io guardo, ascolto e scrivo. Scrivo, sempre. Forse è un tentativo di trovare un senso a ciò che sembra non averne: l’esistenza umana.
Nei miei anni di scrittore, ho pubblicato in Inghilterra diversi romanzi, apprezzati dalla critica e anche vincitori di alcuni premi, ma – devo dire – sono tutti libri inquieti, nichilisti, con un centro oscuro e granitico a riflettere il mio stato mentale e quello del paese in cui sono nato.
Poi un giorno, per puro piacere, mi sono seduto in biblioteca con carta e penna e ho cominciato a scrivere qualcosa che considero una vacanza da me stesso. Volevo immergere le pagine nel calore e nella luce del sole e creare un mondo in cui trascorrere felicemente un’importante porzione di tempo. Cibo, amicizia, poesia, natura, nuotate nel mare – un libro che parlasse di questi piaceri semplici. L’ho intitolato All’orizzonte.

In quel periodo, il 2016, il Regno Unito ha indetto un referendum per decidere se restare nell’Unione europea o uscirne per sempre. L’umore nazionale si è fatto pessimo, particolarmente in Inghilterra, un paese che ancora si nutre di una malriposta grandeur – retaggio di un passato dedito alla costruzione di un impero. Mai come adesso il Regno Unito si connota come un’isola, ora che ha rifiutato le molte meraviglie storiche e culturali che l’Europa ha da offrire, per proseguire in solitaria, tra acque pericolosamente scure.
Sentimenti personali di imbarazzo, questi, che sono entrati nella stesura di All’orizzonte; non era mia intenzione usare la letteratura come un artificio retorico tramite cui sollecitare l’agenda politica, quanto piuttosto un modo per celebrare le differenze tra i popoli e i paesi. Gli “anni magri” successivi alla Seconda guerra mondiale mi sono sembrati un’ambientazione perfetta per la mia storia, specialmente ora che il patriottismo nazionale è in evidente crescita.

E dunque questo romanzo è un incantesimo lanciato sul mondo, per trascendere confini e costrizioni internazionali. Forse è ingenuo, idealistico e fin troppo pieno di speranza, ma la speranza è la levatrice della magia. In Inghilterra e in Germania All’orizzonte è stato un inatteso best-seller e nulla mi dà più piacere del vederlo pubblicato in Italia, il paese che preferisco al mondo. Spero vi piaccia.