I 100 migliori libri del 2025 per il New York Times


L’anno si sta per concludere e anche per l’editoria mondiale è tempo di bilanci: quali sono i libri più importanti del 2025? Quali le migliori nuove uscite degli ultimi 12 mesi?

La risposta più attesa arriva direttamente dalla principale testata giornalistica al mondo, il New York Times, che pubblica la consueta lista dei “migliori libri del 2025, selezionati dalla redazione di The New York Times Book Review, e che fa seguito alla lista dei “migliori libri dell’anno” per l’altrettanto autorevole rivista New Yorker (qui, invece, la nostra selezione di opere del 2025 “caldamente” consigliate).

All’interno della selezione spazio per autori e autrici di successo, vincitori e finalisti di prestigiosi premi come il Booker Prize e il Nobel, ma anche per esordi e romanzi che saranno presto pubblicati in Italia. Qui di seguito raccontiamo alcune di queste scelte.

I migliori libri del 2025 secondo il NY Times

Tra i migliori libri del 2025 per non può certo mancare l’ultimo vincitore del Booker Prize, David Szalay con il suo Nella carne (traduzione di Anna Rusconi): il romanzo, edito in Italia da Adelphi, racconta la vita di István, e con essa le trasformazioni dell’Europa negli ultimi quarant’anni (qui la nostra recensione).

David Szalay, autore di "Nella carne", nella foto di Jonas Matyassy
David Szalay, autore di Nella carne, nella foto di Jonas Matyassy

E, sempre pubblicato da Adelphi (ma nel corso del 2026), The New York Times Book Review ha inserito The Loneliness of Sonia and Sunny di Kiran Desai. L’autrice indiana torna in libreria a vent’anni da Eredi della cconfitta (a sua volta vincitrice del Booker Prize).

Nella selezione dei 100 migliori libri del 2025 secondo la redazione di New York Times Book Review trova inoltre spazio Non dico addio, l’ottavo romanzo della scrittrice coreana premio Nobel Han Kang, che narra la storia di una donna perseguitata da un incubo costante…

Nell’ampia selezione dei migliori 100 libri del 2025 emerge anche un’opera italiana: Le perfezioni di Vincenzo Latronico, romanzo pubblicato da Bompiani e che è arrivato in finale al prestigioso International Booker Prize.

migliori libri secondo il new york times

Proseguiamo poi con due nomi molto noti al pubblico italiano: Ian McEwan, qui un viaggio tra alcune delle sue opere, che nel 2025 è tornato in libreria con Quello che possiamo sapere (Einaudi, traduzione di Susanna Basso), e Arundhati Roy, in libreria con il suo memoir Il mio rifugio e la mia tempesta (Guanda, traduzione di Tiziana Lo Porto). E ancora, è presente John Banville (pubblicato in Italia sempre da Guanda) con Venetian Vespers, un romanzo ambientato nella Venezia di inizio ‘900.

Parlando di romanzi già pubblicati, il New York Times ha selezionato anche Il cuore della foresta di Amity Gaige (NN, traduzione di Valentina Daniele), una storia che si dipana attorno a tre donne le cui vite sono legate da un filo invisibile… e Katabasis di R. F. Kuang (Mondadori, traduzione di Giovanna Scocchera), una satira sui meccanismi del mondo accademico (come raccontato nel nostro articolo).

Proseguiamo poi con Seppellisci le mio ossa nel suolo di mezzanotte di V. E. Schwab (Mondadori, traduzione di Chiara Brovelli): tre storie, ambientate tra il 1500 e il 2019 si intrecciano tra rabbia, vendetta e amore.

alcuni dei migliori libri del 2025 per il new york times

Sempre pubblicato da Mondadori, The New York Times Book Review ha inserito nella lista dei migliori libri L’alba sulla mietitura (traduzione di Simona Brogli), l’ultimo romanzo di Suzanne Collins della celebre saga Hunger Games. Al centro del prequel c’è Haymitch Abernathy, il mentore di Katniss.

Per chi ha amato lo stile di Shirley Jackson ,ecco La persecuzione delle sorelle Mansfied (Mondadori, traduzione di Francesca Mastruzzo), il romanzo d’esordio di Xenove Purvis ambientato nel villaggio di Little Nettlebed, dove strani eventi spaventano la popolazione…

Spostiamoci ora nell’Inghilterra vittoriana, scenario del thriller Victorian Psycho di Virginia Feito (traduzione di Clara Nubile). Il libro, pubblicato recentemente da Mercurio, viene presentato come l’unione tra “l’atmosfera gotica delle sorelle Brontë e la violenza psicologica di Patrick Bateman”.

Spazio anche a Joe Hill, pseudonimo che nasconde Joseph King, figlio del noto Stephen King. Piemme ha recentemente proposto il suo ultimo romanzo, Il patto del re (traduzione di Luca Briasco): per uscire da una brutta situazione il giovane Arthur e suoi amici decidono di provare a evocare una creatura dell’occulto che esegua tutti i loro ordini… Ma cosa fare quando l’incantesimo riesce e un mostro assetato di sangue si aggira per il Maine?

Tra i libri selezionati dal NYT (e presente anche nella lista dei “migliori” per il Washington Post) che arriveranno nelle nostre librerie, troviamo PlayWorld di Adam Ross: bisognerà però attendere l’inizio del 2027: il romanzo inaugurerà infatti un nuovo marchio di fiction legato a NR edizioni (che invece continuerà a pubblicare solo non fiction). Ricordiamo che l’opera precedente di Ross, Mr. Peanut, era stata pubblicata in Italia da Einaudi nel 2012.

Molte le autrici presenti nell’articolo. Tra queste Gaëlle Bélem: francese, classe 1984, con il suo Il frutto più raro – La scoperta della vaniglia (e/o, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) racconta le avventure di Edmond Albius, uno schiavo creolo appassionato di botanica le cui scoperte sull’impollinazione dei fiori hanno portato alla diffusione della vaniglia.

Spazio poi alla statunitense Lily King con il suo Cuore l’innamorato (Fazi, traduzione di Manuela Francescon) e alla scrittrice brasiliana Giovana Madalosso, suo lo struggente racconto La suite (pubblicato da e/o con la traduzione di Sara Cavarero).

migliori libri 2025 per il New York Times

Non mancano poi nomi noti i cui romanzi sono in corso di pubblicazione anche nel nostro Paese. Parliamo di S. A. Cosby: ancora inedito King of Ashes ma presenti sul mercato italiano i primi thriller dello scrittore statunitense (pubblicati da Rizzoli).

Nel corso del 2026 arriverà sugli scaffali anche A guardian and a thief di Megha Majumdar. Il libro, edito da Marsilio, è stato scelto dal book club di Oprah Winfrey. Per Neri Pozza verrà pubblicato il romanzo statunitense Buckeye, firmato da Patrick Ryan mentre per Bollati Boringheri uscirà giugno Maggie; or, a man and a woman walk into a bar di Katie Yee.

Tra i migliori libri del 2025 per il New York Times (ma anche per il New Yorker) la storia del regista Georg Wilhelm Pabst, tra compromessi e illusioni, raccontata da Daniel Kehlmann in Il regista (Feltrinelli, traduzione di Monica Pesetti).

Proseguiamo poi con una spy story che si muove tra gli anni ’40 e gli anni ’80 del secolo scorso: Il sentimento del ferro di Giaime Alonge (pubblicato in Italia da Fandango e in lingua inglese da Europa Editions).

Consigliato dal New York Times a chi ha apprezzato la lettura di Fleur Jaeggy, Noi e la morte di Stella. Originariamente pubblicato nel 1958 in Austria, il racconto di Marlen Haushofer è stato ripescato da L’orma nel 2024 (traduzione di Eusebio Trabucchi).

Alcuni dei saggi e dei memoir nella lista dei migliori 100 libri del NYT

Spostiamoci ora a parlare memoir e saggistica. Nell’ambito della nonfiction, sono diversificate le scelte della redazione di The Book Review. Tra i titoli più interessanti segnalati c’è ad esempio A marriage at sea di Sophi Elmhirst, che sarà pubblicato da NN nel corso del prossimo anno.

Presente anche l’atteso memoir di Margaret Atwood, Le nostre vite – Una specie di autobiografia (Ponte alle Grazie, traduzione di Alba Bariffi, Guido Calza, Margherita Crepax e Serena Daniele), in cui l’autrice del Racconto dell’ancella svela curiosità e dettagli inediti sulla sua storia e del suo percorso letterario.

Margaret Atwood Le nostre vite Ponte alle Grazie

Parliamo poi di Yiyun Li, autrice cinese ultimamente pubblicata da NN, tra i libri migliori del 2025 secondo il New York Times con il memoir Things in Nature Merely Grow (che sarà pubblicato nell’autunno 2026 sempre da NN).

Di recente uscita in Italia, Careless People di Sarah Wynn-Williams (Silvio Berlusconi Editore, traduzione di Roberto Serrai e Annalisa Di Liddo), è firmato dall’ex consulente dei massimi dirigenti di Facebook, e racconta gli oscuri retroscena di una delle più grandi aziende digitali al mondo.

Noto in Italia per Rosso cobalto – Come il sangue del Congo alimenta le nostre vite (People, Francesco Foti), Siddharth Kara, già finalista al Booker Prize, è presente con The Zorg, la storia di un’imbarcazione che portò alla morte centinaia di schiavi sul finire del ‘700; mentre Sue Prideaux, autrice di Io sono dinamite per DeAgostini (traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana), viene citata con Wild Thing – A life of Paul Gauguin.

Nella lista dei migliori 100 libri del 2025 per il NYT, anche il libro vincitore del National Book Award 2025 per la saggistica: Un giorno tutti diranno di essere stati contro (Gramma Feltrinelli, traduzione di Gioia Guerzoni) di Omar El Akkad.

due dei migliori libri del 2025 secondo il new york times

Non manca poi il true crime con Gli omicidi di Rillington Place – Un clamoroso errore giudiziario, un serial killer che ha fatto epoca (Utet, traduzione di Claudia Durastanti) in cui Kate Summerscale ricostruisce l’indagine e gli errori giudiziari avvenuti nel 1953.

Concludiamo con Ti ritrovo nel silenzio di Geraldine Brooks: l’autrice premio Pulitzer racconta il suo percorso di accettazione dopo la morte del marito, il giornalista a sua volta premio Pulitzer Tony Horwitz. Il memoir, come le altre opere di Brooks, è stato pubblicato da Neri Pozza (traduzione di Marinella Magri)

Nel frattempo, è uscita anche la selezione più ridotta, con i 10 libri dell’anno per il New York Times. La trovate qui

 

Fonte: www.illibraio.it


Ecco i migliori libri del 2025 per il New Yorker


Quali sono i “migliori” libri dell’anno? A rispondere, come in ogni fine autunno, sono le principali testate mondiali (qui, a proposito, le scelte del New York Times). A questo proposito, nel corso dell’anno, la prestigiosa rivista americana New Yorker ha accompagnato lettrici e lettori con un articolo (in divenire) sui “migliori libri del 2025”, aggiornato puntualmente ogni mercoledì. Una lista stilata da collaboratrici e collaboratori del settimanale, che, tra l’altro, quest’anno festeggia anche i suoi 100 anni.

Come sempre, inevitabilmente la lista presenta una ampia selezione di generi narrativi e di autrici e autori, variando la sua proposta con titoli provenienti dalle più disparate parti del mondo. Ma scopriamo nel dettaglio quali sono state le scelte di quest’anno, alcune delle quali risuoneranno sicuramente a lettrici e lettori italiani.

Tra i libri citati nella lista dei migliori libri del 2025 secondo il New Yorker troviamo, infatti, diversi titoli familiari, nuove opere di autori non ancora arrivati in Italia, ma anche nomi già molto conosciuti nel nostro Paese.

Indice 

I “migliori” libri del 2025: autori italiani

Le perfezioni di Vincenzo Latronico

Partiamo proprio dall’Italia, quest’anno presente con due titoli all’interno della selezione: parliamo di Le perfezioni di Vincenzo Latronico e Il vecchio al mare di Domenico Starnone.

Finalista all’International Booker Prize, il romanzo di Latronico, edito da Bompiani, racconta la storia di Anna e Tom, giovani creativi digitali che, trasferitisi a Berlino, vivono una vita all’apparenza perfetta. Ma al margine comincia a crescere un’insoddisfazione sorda, dovuta alla mancanza di battaglie da combattere e cause da sposare. Il romanzo ha fatto parlare anche grazie alla traduzione inglese di Sophie Hughes, che ha raccontato di come la scrittura e, specialmente, l’esattezza delle descrizioni, richiedesse scelte particolarmente attente e ponderate. L’autore, anch’egli traduttore, ha collaborato nella stesura della versione inglese. Per il New Yorker, il libro “cattura una cultura di gusto squisito, sensibilità delicata e malcontento lancinante“.

A seguire, un altro autore italiano molto apprezzato all’estero: Domenico Starnone, che viene pubblicato negli Stati Uniti da Europa Editions (di proprietà di e/o).

Il vecchio al mare di Domenico Starnone

L’autore – presente l’anno scorso nella longlist dell’International Booker Prize – compare nella lista dei libri consigliati dal New Yorker con Il vecchio al mare, un libro dedicato alla vecchiaia e alla passione per la scrittura: “Buffo e impassibile, il romanzo di Starnone offre un resoconto delle fatiche e delle consolazioni di una ricerca artistica che dura tutta la vita”.

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Libri selezionati tra i “migliori” e già pubblicati in Italia

Fosse, Vuong, Szalay New Yorker

Tra gli autori selezionati, molti altri sono familiari a lettrici e lettori italiani.

Non potevano mancare nella lista, infatti, scrittori come il Premio Nobel Jon Fosse, con il romanzo Vaim (pubblicato da La nave di Teseo, con la traduzione di Margherita Podestà Heir); L’imperatore della gioia di Ocean Vuong (edito da Guanda, con la traduzione di Norman Gobetti); e ancora David Szalay con Nella Carne, da poco insignito del Booker Prize 2025 (Adelphi, traduzione Anna Rusconi).

Mottley, Roy, King New Yorker

Sono naturalmente tante anche le autrici già edite in Italia nell’articolo del New Yorker.

Tra i titoli pubblicati in Italia ritroviamo, a questo proposito, Ragazze che diventano grandi (Bollati Boringhieri, traduzione di Sara Reggiani) di Leila Mottley, che con il suo romanzo d’esordio era arrivata tra i finalisti del Booker Prize; Arundhati Roy – vincitrice del Booker Prize con  Il dio delle piccole cose – con il memoir Il mio rifugio e la mia tempesta (Guanda, traduzione di Chiara Gabutti) e Lili King, con Cuore l’innamorato (Fazi, traduzione di Manuela Francescon). 

Altro nome molto noto selezionato tra i libri “migliori” del 2025 dal New Yorker è quello di Georgi Gospodinov, pubblicato in Italia da Voland, in lista con Il giardiniere e la morte (traduzione di Giuseppe Dell’Agata). Lo scrittore bulgaro, che ha firmato Cronorifugio, opera che gli è valsa il premio Strega europeo nel 2021, nel suo ultimo romanzo racconta di suo padre, del lutto e dell’ereditarietà della memoria, fino ad arrivare alla storia collettiva della Bulgaria, “povera e dignitosa”.

Altri titoli comparsi anche tra gli scaffali italiani sono, ad esempio, Quello che possiamo sapere di Ian McEwan (edito da Einaudi, con la traduzione di Susanna Basso); La vita facile di Aisling Rawle (e/o, traduzione di Edoardo Andreoni); La vita immaginata di Andrew Porter (edito da Feltrinelli, con la traduzione di Ada Arduini); Victorian Psycho di Virginia Feito (edito da Mercurio, traduzione di Clara Nubile); Glif di Ali Smith (Sur, traduzione di Federica Aceto); Tornare a casa, l’esordio di Tom Lamont (NN, traduzione di Antonio Matera); Anita Desai, scrittrice indiana di lingua inglese, con Rosarita (edito da Einaudi, traduzione di Anna Nadotti) e Il mio nome è Emilia del Valle, l’ultimo romanzo di Isabel Allende (Feltrinelli, traduzione di Elena Liverani).

Anche Chimamanda Ngozi Adichie, celebre scrittrice nigeriana, compare nell’articolo con il suo ultimo libro L’inventario dei sogni (Einaudi, traduzione di Giulia Boringhieri). Pubblicata in Italia da Einaudi, tra i suoi libri ricordiamo L’ibisco violaMetà di un sole giallo e Americanah e il saggio Dovremmo essere tutti femministi.

Non dico addio han kang

Anche il Premio Nobel 2024 Han Kang, naturalmente, compare nell’articolo, con il romanzo Non dico addio (Adelphi, traduzione di Lia Iovenetti), che narra la storia di una donna perseguitata da un incubo costante, che dovrà intraprendere un viaggio verso l’isola di Jeju per dare da bere al pappagallino di un’amica bloccata in un letto d’ospedale. In Italia, Han Kang è tornata sugli scaffali quest’anno con Il libro bianco, uscito in patria nel 2016.

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I “migliori” libri del 2025, tra cinema e musica

Non solo romanzi tra i “migliori” titoli del 2025 stando ai critici del New Yorker. Tra i libri presenti anche tanti memoir di musicisti e attori. Qualche esempio? Tra i testi si nota l’autobiografia dell’attore pluripremiato Anthony Hopkins, È andata bene, ragazzino, pubblicata in Italia in contemporanea mondiale da Longanesi, con la traduzione di Alberto Pezzotta. Nel libro, l’artista, protagonista di tanti film cult, tra cui Il silenzio degli innocenti e Quel che resta del giorno, si racconta tra successi e cadute, seguendo un ritmo, scrive il New Yorker, “serrato, con alcuni resoconti così bruschi da sfiorare Beckett”.

Anthony Hopkins, È andata bene ragazzino
Il memoir di Anthony Hopkins è tra i libri del 2025 consigliati dal New Yorker

Dal cinema alla musica: tra le opere scelte compare anche il memoir della leggenda del rock Patti Smith – “forse il più intimo, finora” – Il pane degli angeli (pubblicato in Italia da Bompiani). Il libro, che ripercorre l’infanzia della musicista nel secondo dopoguerra, si inserisce nel panorama degli eventi in programma per festeggiare i 50 anni dal suo debutto discografico con Horses, considerato una pietra miliare della storia del rock. Smith aveva già scritto diversi testi, tra cui L’anno della scimmiaM TrainDevotion. 

Anche diversi saggi musicali sono presenti nella lista: come ad esempio Mood Machine – The Rise of Spotify and the Costs of the Perfect Playlist di Liz Pelly, giornalista musicale che scrive per alcune testate come The Guardian e NPR. Il saggio propone una riflessione sulla piattaforma svedese Spotify, sulla cultura delle streams e su come questa sia capace di anticipare i gusti musicali dei suoi clienti, rischiando un appiattimento generale nelle proposte musicali e la difficoltà di esercitare il proprio giudizio su questo o quel musicista.

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Qualche nome familiare tra i “migliori” libri del 2025

Passiamo adesso a qualche pubblicazione ancora inedita in Italia, ma i cui autori e autrici suoneranno familiari a lettrici e lettori.

In ordine di uscita all’interno dell’articolo, ecco alcuni dei nomi proposti dal New Yorker: Pico Iyer, esponente della narrativa postcoloniale, in Italia (tra gli altri) con La vita a metà conosciuta – Viaggi in cerca del paradiso (Einaudi) e L’arte della quiete – Come viaggiare stando fermi (Rizzoli); la testata americana lo propone con Aflame – Learning from Silence, un memoir sui suoi soggiorni in un ritiro a Big Sur, in California, che l’autore ha frequentato per diverse settimane all’anno, per oltre trent’anni. Una raccolta di memorie in cui “combina i ritratti delle persone incontrate durante i suoi soggiorni con descrizioni cristalline dell’ambiente naturale e riflessioni filosofiche sugli scopi del ritiro”.

Anche l’autrice messicana Cristina Rivera Garza, pubblicata in Italia da Sur (l’ultimo titolo uscito in Italia è la raccolta di racconti Terrestre), con Death Takes Me, uscito in patria nel 2007, un “giallo chimerico e metatestuale”, che racconta di una serie di omicidi ai danni di uomini che vengono in seguito castrati; ogni scena del crimine è contrassegnata da versi poetici della scrittrice argentina Alejandra Pizarnik.

Un’altra autrice pubblicata in Italia è Laila Lalami, finalista del premio Pulitzer, in Italia con Gli altri americani (Ponte alle grazie, traduzione di Andrea Branchi). The Dream Hotel è il titolo citato dal New Yorker, un romanzo distopico in cui la protagonista viene arrestata perché un algoritmo che prevede i possibili crimini, ha segnalato un suo sogno in cui avvelenava il marito.

Il romanzo sarà pubblicato in Italia a febbraio, dalla casa editrice tre60.

Ancora, c’è Tash Aw, scrittore sino-malese pubblicato in Italia da add (Stranieri su un molo), Einaudi (Noi, i sopravvissuti) e Fazi (Miliardario a cinque stelle), in lista con The South, un romanzo di formazione ambientato negli anni ’90 in una fattoria malese, che racconta la storia d’amore di tra due ragazzi.

Tra le autrici citate nell’articolo sui “migliori” libri del 2025 anche Megha Majumdar, scrittrice indiana, in Italia con L’incendio (Sperling & Kupfer). Il New Yorker la segnala con A Guardian and a Thief che, ambientato in un futuro prossimo, in una Calcutta afflitta dalla scarsità di cibo e dal riscaldamento globale, “ha la presa di un thriller avvincente” ed è tra i finalisti del National Book Award. Il titolo sarà pubblicato in Italia da Marsilio.

Tra i nomi familiari, c’è senza dubbio Zadie Smith (autrice bestseller, in Italia pubblicata da Mondadori, di opere come Denti bianchi e L’impostore), qui con il saggio Dead and AliveMiriam Towes (autrice canadese in Italia con, tra gli altri Notte di battaglia edito da Einaudi e Donne che parlano, Marcos y Marcos), tra i migliori per il New Yorker con il memoir A truce that is not peace

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I migliori libri del 2025 tra saggi e poesie

Tra i titoli “non fiction” compaiono autori come lo storico Mark Mazower (tra gli altri Le ombre dell’Europa – Democrazie e totalitarismi nel XX secolo, edito da Garzanti) con un saggio sull’antisemitismo; la scrittrice e poetessa Honorée Fanonne Jeffers (in Italia con I canti d’amore di Wood Place, edito da Guanda) con Misbehaving at the Crossroads, dove l’autrice “esplora le tensioni emotive e storiche nella vita pubblica delle donne nere e nella sua vita privata”; e poi ancora Barbara Demick, giornalista inviata del Los Angeles Times a Pechino (in Italia con Per mano nel buio, pubblicato da Edizioni Piemme e candidato al candidato al National Book Award per la saggistica) con Daughters of the Bamboo Grove, un saggio che tratta della politica cinese del figlio unico.

Per la poesia, invece, l’americana Ada Limón (in Italia con Luminose cose morte, finalista al National Book Award, La nave di Teseo), con Startlement, una nuova raccolta.

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Autrici e autori inediti in Italia tra i “migliori” libri del 2025

Per concludere, ecco alcuni titoli di autori (ancora) del tutto inediti in Italia, scelti dal New Yorker tra i “migliori” libri del 2025.

Consapevolezza di Bruce Holsinger

Bruce Holsinger, autore e accademico statunitense, che compare con Culpability, un romanzo “dal ritmo serrato, in cui l’intrigo domestico viene trasposto nel mondo inquieto dell’intelligenza artificiale“. La vicenda scatenante è un incidente: un adolescente è al volante, ma l’auto è guidata con l’aiuto di un assistente automatico. Di chi è davvero la colpa, dunque?

Il testo sarà pubblicato in Italia dalla casa editrice e/o.

copertina di Helen of Troy, 1993

Continuiamo con una poeta, Maria Zoccola, al suo debutto con Helen of Troy, 1993, una raccolta che “rivisita l’eroina del titolo nei panni di una casalinga degli Appalachi che fa i conti con le tirannie della bellezza, della vita domestica e dei pettegolezzi di provincia durante la fine del XX secolo”.

Infine, tra gli altri, troviamo il saggio America, América di Greg Grandin, storico americano, che si sofferma la storia dell’emisfero occidentale dalla prospettiva latinoamericana.

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Fonte: www.illibraio.it


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Editoria, i 20 anni di GeMS (con un nuovo simbolo e una ricerca sul rapporto tra lettura e felicità)


Il 13 ottobre 2005 nasceva a Milano il Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS), fondato dall’intesa tra le due famiglie di editori, “con l’obiettivo di riunire sotto un’unica guida case editrici diverse per storia e identità, ma accomunate dalla stessa passione per i libri”.

Nel corso dei suoi vent’anni di attività, come sottolinea il comunicato del gruppo (che edita questo sito, ndr), GeMS “si è affermata come una delle principali realtà editoriali italiane, primo gruppo editoriale indipendente, punto di riferimento per lettori di ogni genere ed età”.

Il Gruppo comprende case editrici di lunga tradizione, accanto a sigle nate più di recente: Ape Junior, Astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Duomo Ediciones, Garzanti, Guanda, La Coccinella, Limina, Longanesi, Magazzini Salani, Newton Compton, Nord, Nord-Sud Edizioni, Ponte alle Grazie, Salani, Superpocket, TEA, Tre60 e Vallardi.

Gruppo editoriale Mauri Spagnol nuovo logo

 

Un insieme di 11 case editrici e 21 marchi editoriali, “che rappresenta un patrimonio unico per ampiezza di catalogo, capacità di rinnovamento e attenzione alla qualità, con oltre 20 milioni di copie vendute ogni anno“.

Queste realtà hanno continuato a crescere “nel segno della loro identità, accomunate dal desiderio di esplorare – ciascuna secondo la propria sensibilità e il proprio gusto – quanto di meglio viene scritto e pubblicato nel mondo, distinguendosi per la capacità di scoprire per prime e valorizzare nuove voci destinate al successo”.

campagna 20 anni Gruppo GeMS

Negli anni GeMS, inoltre, “ha saputo coniugare i principi classici dell’editoria con l’innovazione, investendo in tecnologia e nel digitale, con un catalogo che conta oggi oltre 15.000 ebook e 880 audiolibri“.

Il Gruppo è controllato da Messaggerie Italiane, realtà con oltre cent’anni di storia, “che ha sempre difeso un’idea aperta, democratica e plurale dell’editoria, rafforzando l’indipendenza e la libertà di editori e autori”.

Per il ventesimo anniversario, tra l’altro, GeMS ha scelto come simbolo l’Arco della Pace di Milano, “immagine di radici solide e apertura al futuro e alla speranza”.

 

Il potere rigenerativo dei libri e della lettura: la ricerca in occasione del ventennale

Sin dalla sua fondazione, GeMS “affianca alla qualità editoriale un’attenzione particolare al valore dei libri e della lettura come fattore di benessere personale e sociale”.

In occasione del ventennale, il Gruppo ha commissionato al Dipartimento di Economia dell’Università Roma Tre – CESMER la ricerca Il potere rigenerativo dei libri e della lettura, guidata dalla professoressa Michela Addis.

La ricerca sarà presentata nell’ambito della 14esima edizione di BookCity Milano giovedì 13 novembre alle ore 11 presso la Biblioteca Braidense, in un incontro che vedrà la partecipazione di Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato di GeMS, Michela Addis, Professoressa ordinaria di Management/Marketing e Direttrice del Centro di Studi su Mercati e Relazioni Industriali (CESMER) presso l’Università degli Studi Roma Tre, Victor Diamandis, autore e booktoker, con la moderazione di Agnese Pini, Direttrice responsabile delle testate QN – Il Resto del Carlino – La Nazione – Il Giorno.

Le autrici e gli autori pubblicati da GeMS 

Da sempre particolarmente presente sul piano internazionale, tra diritti di traduzione acquisiti e venduti, Gems dialoga con gli editori di più di 125 Paesi. “Riconosciute per la loro abilità nello scouting e nel lancio di nuove voci nel panorama editoriale, le case editrici di GeMS hanno pubblicato e lanciato in Italia un gran numero di autori e autrici”.

Tra gli italiani, Stefania Auci, Donato Carrisi, Erin Doom, Francesco Filippi, Nicola Gardini, Alessia Gazzola, Francesca Giannone, Massimo Gramellini, Helena Janeczek, Felicia Kingsley, Valter Longo, Claudio Magris, Vito Mancuso, Gianluigi Nuzzi, Emanuele Trevi, Marcello Simoni, Matteo Strukul, Ilaria Tuti e Andrea Vitali.

Tra gli stranieri, André Aciman, Margaret Atwood, Glenn Cooper, Clive Cussler, Ildefonso Falcones, Jonathan Safran Foer, Peter Handke, Gail Honeyman, Rupi Kaur, Toshikazu Kawaguchi, Marie Kondo, Michelle e Barack Obama, James Patterson, Clara Sánchez, Malala Yousafzai, senza dimenticare scrittori e scrittrici che hanno fatto la storia del Gruppo, come Roald Dahl, Jostein Gaarder, Claudio Magris, J.K. Rowling, Luis Sepúlveda, Patrick Süskind e Tiziano Terzani.

Forte è l’impegno delle case editrici del Gruppo nel valorizzare i grandi nomi in catalogo, contribuendo a rendere classici contemporanei autori come Truman Capote, Giorgio Caproni, Albert Einstein, Dario Fo, Sigmund Freud, Carl Gustav Jung, Fosco Maraini, Mario Luzi, Pier Paolo Pasolini e molti altri.

L’azionariato del Gruppo

Ricordiamo inoltre che la holding – guidata da Stefano Mauri in qualità di Presidente e Amministratore delegato e da Marco Tarò in qualità di Amministratore delegato – è controllata da Messaggerie Italiane per il 70,08%, dalla famiglia Spagnol per il 20,85%, da Elena Campominosi per il 5%, da Andrea Micheli per il 3,07% e da Gianluca Mazzitelli per l’1%.

Fonte: www.illibraio.it


Ebook: a metà prezzo le opere di Sigmund Freud


Una promozione ebook speciale, nei principali negozi online, dal titolo A tu per tu con Freud… che arriva, non a caso, in occasione della Giornata Mondiale dei Sogni, che ricorre giovedì 25 settembre.

Fino a lunedì 29 settembre, spazio quindi a un appuntamento imperdibile con il neurologo e psicoanalista austriaco, che per primo ha esplorato il mondo onirico: tutti i titoli di Sigmund Freud – pubblicati da Bollati Boringhieri – saranno infatti disponibili in edizione digitale a metà prezzo.

In sconto, tra gli altri, anche testi cruciali come L’interpretazione dei sogni, Introduzione alla psicoanalisi, Psicopatologia della vita quotidiana e Al di là del principio di piacere.

Freud nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856 (e morì a Londra – dove si era rifugiato insieme con la famiglia – il 23 settembre 1939).

Autore di opere di capitale importanza (tra le quali Totem e tabù), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto ad abbandonare l’Austria in seguito all’annessione alla Germania nazista. Freud  è stato un pensatore che, inventando la psicoanalisi, ha cambiato per sempre il corso degli studi psicologici. E ancora oggi il suo pensiero genera riflessioni e apre nuove strade…

Qui i particolari sull’offerta ebook:

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Fonte: www.illibraio.it


“Ragazze che diventano grandi”: una comunità di giovani madri nel profondo sud degli Stati Uniti


Alcune realtà sono, all’apparenza, talmente distanti da noi che ci sembra del tutto naturale ignorarle. È in questi casi che vengono in nostro aiuto i racconti delle persone che queste realtà le vivono e sono disposte a urlare, pur di farle risaltare e ascoltare.

Ragazze che diventano grandi di Leila Mottley

Un esempio in questo senso è rappresentato dal ritorno in libreria dell’autrice-prodigio Leila Mottley con Ragazze che diventano grandi (Bollati Boringhieri, traduzione di Sara Reggiani), un romanzo che dà spazio alle voci di giovani e giovanissime ragazze che, nel profondo sud degli Stati Uniti, la Florida, portano avanti le loro gravidanze, “bambine che fanno bambini”.

Leila Mottley torna, dopo Passeggiare la notte, finalista al Booker Prize, con un romanzo complesso ma sincero, alle volte quasi difficile da digerire.

Le “ragazze” sono un gruppo di giovani mamme di Padua Beach, una città che “non dovrebbe nemmeno esistere. Non siamo su nessuna cartina, nessuno sa di noi tranne noi, e ogni volta che qualcuno passa di qui, ride del modo in cui viviamo, del modo in cui parliamo, mangiamo, ma noi resistiamo”.

A fare da capo banda è Simone, la più grande del gruppo, che ha avuto i suoi gemelli cinque anni prima.

Attorno a lei si è creato il gruppo delle “ragazze”, una costellazione di neo-mamme che vedono in lei un punto di riferimento, una confidente e un’amica, pronta a dare consigli sulla gravidanza, su come allattare il proprio bambino anche se questi rifiuta il seno, su come gestire gli sguardi truci degli abitanti del paese che, scandalizzati, si tengono ben lontani da queste giovani mamme.

“Ve la metto così: le mamme adolescenti sono, come la Florida, il capro espiatorio preferito del Paese. La tua nipote prediletta ha una dipendenza da Fentanyl e vive dal nonno del suo ragazzo? Almeno non è una mamma adolescente. Ti hanno licenziato e devi tornare a stare dai tuoi in Colorado? Se non altro non è quel buco che chiamano Florida. Scopri che tua figlia è lesbica? Sempre meglio che incinta! È stata vittima di crimini d’odio? In Florida sarebbe anche peggio!”.

La comunità delle ragazze vive principalmente sulla spiaggia, tra i boschi e sulla riva del bayou. Le ragazze festeggiano, si ubriacano, ma vanno anche a scuola e a lavoro, dividendosi tra loro i compiti e la gestione dei figli, in una specie di comune in cui Simone fa da matriarca.

A dividersi lo spazio del racconto, oltre Simone, ci sono altre due voci, quella di Emory e quella di Adela.

Emory è la “cognata” di Simone. Un tempo fidanzata con suo fratello, con cui porta avanti un tira e molla continuo, è anche la mamma di Kai: unica ragazza bianca del gruppo, è appassionata di biologia e il suo sogno è quello di potersi iscrivere al college, magari portando con sé il bambino.

La descrizione del legame con Kai è tra le pagine più tenere del romanzo: Emory è sempre con il suo bambino, che porta legato a sé, tramite un marsupio.

“Forse non sapevo a cosa andavo incontro quando avevo smesso di prendere la pillola, quando avevo partorito e poi avevo finto di poter restare la stessa. Ma ora sapevo che non si poteva tornare indietro neanche volendo. Ero la madre di quel bambino e, anche se non sarebbe mai più stato al sicuro come nel mio ventre, mi sarei fatta il giro del mondo a nuoto pur di vedere la sua faccia serena e non gonfia di pianto, il corpo intatto a parte le piccole chiazze di eczema su cui gli spalmavo la pomata prima della nanna”.

E poi c’è Adela. Promessa del nuoto dell’Indianapolis, costretta dai genitori a stare dalla nonna in Florida per tutto il periodo della gravidanza per non dare scandalo nei loro circoli per bene, è la nuova arrivata nel gruppo. Fin da subito restia a mescolarsi con le altre ragazze, sarà la voce fuori dal coro. Una scelta sbagliata la porterà prima ad allontanarsi da Simone e le altre e poi a capire per che cosa vale davvero la pena lottare.

“Non credo che volessi qualcosa di diverso, in un modo o nell’altro mi sono sempre vista come una madre, di mia sorella, di mio fratello o di un figlio mio. Ma adesso? Adesso voglio cambiare. Non puoi prevedere cosa succederà, Adela, ma puoi guardarti dentro e dire sinceramente chi sei e cosa sei disposta a sacrificare per ciò che desideri. Almeno io sto facendo così”.

Leila Mottley, che a sedici anni è stata la più giovane autrice a essere nominata Poet Laureate di Oakland, scrive di maternità giovanile liberandosi da giudizi o moralismi, mettendo insieme storie e testimonianze di varie ragazze, come racconta nei ringraziamenti.

Le voci di queste giovani donne rispondono subito a domande che potrebbero sorgere spontanee in queste situazioni. Temi delicati come l’aborto o l’affidamento vengo trattati nella maniera più naturale possibile, spesso evidenziando come a queste giovani donne un’altra scelta non sia concessa.

Non è un caso che l’ambientazione sia proprio la Florida, uno degli stati che maggiormente ha risentito dell’annullamento della sentenza Roe contro Wade (che garantiva il diritto d’aborto su tutto il territorio statunitense). In un’intervista al settimanale Io Donna, l’autrice ha raccontato di come l’annullamento della sentenza, avvenuto proprio agli inizi della stesura del romanzo, abbia influenzato nella scelta dell’ambientazione.

“Ho commesso degli sbagli. Non serve che me lo diciate, lo so già. Ma la verità è che non esiste genitore che non abbia inferto del male al suo bambino con la stessa mano che usava per accarezzarlo. La differenza fra una madre che merita il perdono e una che invece è imperdonabile sta tutta nella sua volontà di rimediare. Di scusarsi e comportarsi diversamente. E io avrei fatto qualsiasi cosa per essere migliore per loro”.

È così che nasce il gruppo delle “ragazze”. Circondate dall’indifferenza di famiglia e istituzioni (spesso sono state cacciate di casa, costrette a vivere in alloggi di fortuna) sono state capaci di crearsi una comunità alternativa che le aiuta e le sostiene, qualunque sia la loro scelta.

Fonte: www.illibraio.it