L’aldiquà di Achille Mauri, tra anime e ricordi

di Redazione Il Libraio | 03.05.2017

Achille Mauri ha avuto una vita intensa e ricca di incontri speciali, come conferma il suo debutto letterario, in cui gli elementi autobiografici non mancano


Achille Mauri ha avuto una vita intensa e ricca di incontri speciali, come conferma il suo debutto letterario, in cui gli elementi autobiografici non mancano: Anime e acciughe (Bollati Boringhieri, del quale abbiamo pubblicato un capitolo); un libro che l’autore, come lui stesso ha svelato, ha scritto in poco tempo, e in cui dominano i dialoghi.

In Anime e acciughe grande spazio hanno inevitabilmente i ricordi, e l’amicizia gioca un ruolo decisivo. Non solo: l’esordio di Achille Mauri conferma l’approccio ironico dell’autore, presidente di Messaggerie Italiane, della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, e dell’Associazione Fabio Mauri per l’Arte L’Esperimento del Mondo.

Nonostante sia sempre stato critico e poco attratto da come le religioni raccontano l’aldilà, Achille Mauri in Anime e acciughe ci parla, alla sua maniera, di quello che definisce “aldiquà”. Achille, infatti, nel libro si sveglia poche ore dopo essere mancato nella sua casa milanese, e comincia subito a dialogare con il maresciallo Radetzky, già inquilino dello stesso palazzo ai bei (per lui) tempi dell’occupazione austriaca…

L’anima di Achille si trasferisce nel garage di piazza San Marco, nella Porsche di amici di uno dei suoi figli, dove da tempo dimora anche il suo gatto Ely. Da qui in poi gli incontri (compresi quelli con gli amici Umberto Eco ed Elio Fiorucci)  si fanno sempre più fitti… A questo proposito, nel libro, ambientato principalmente a Milano, non mancano, come detto, i momenti divertenti, come quando il protagonista ricorda uno “sfortunato” incontro con un cinico Woody Allen…

Tornando alle anime del titolo, nella video-intervista che proponiamo qui di seguito (realizzata da Ibs.it, ndr), Achille Mauri spiega che nel suo aldiquà, in cui le anime possono unirsi tra loro (anzi, è uno dei loro principali “passatempi”), si scopre “che le differenze tra le persone sono minime, e che ciò che le unisce è molto più forte rispetto a ciò che le separa”. Un messaggio molto attuale.

Fonte: www.illibraio.it