Alan Turing e i replicanti: books, film & tech #2

di Mauro Tosca | 30.12.2014

Mentre al cinema arriva "The Imitation Game", esce anche in ebook la biografia che racconta l'incredibile, affascinante vita del matematico considerato tra i padri del computer - Torna la rubrica "Il quadernino dell'ingegnere" (con tanto di lista, video e divagazioni...)


Siete uomini o macchine? Chi legge queste righe è un spider di Google, o un essere umano? Come faccio a distinguervi? E, tra pochi anni, ci innamoreremo di sistemi operativi fedifraghi – come nel film Her – o dovremo lottare contro androidi ribelli al largo dei bastioni di Orione?

Fu un matematico inglese, Alan Turing, a formalizzare un test per valutare l’intelligenza artificiale, che sarà alla base di tanta buona fantascienza. Ma l’importanza di Turing va ben oltre: la storia della sua vita è appassionante, drammatica, e così incredibile che se fosse un romanzo vi direi che l’autore si è lasciato prendere la mano: un professore eccentrico e geniale, la Seconda Guerra Mondiale, nazisti, segreti inglesi, sottomarini tedeschi, l’invenzione del computer, la discriminazione e un’orribile ingiustizia, una condanna in tribunale e una mela avvelenata col cianuro. Troppe storie in una sola.

 

{Book #2} Alan Turing. Storia di un enigma, Andrew Hodges, traduzione di D. Mezzacapa, Bollati Boringhieri

La vita di Alan Turing non ci starà mai tutta in un questo quadernino dell’ingegnere, ed è una fortuna che Andrew Hodges, matematico inglese con il dono della scrittura bella e limpida, abbia pubblicato questa biografia (da cui è stato tratto il film in uscita a gennaio, The Imitation Game) e che Bollati Boringhieri finalmente l’abbia fatta uscire anche in ebook. Una biografia avvincente (la parte sulla Seconda Guerra Mondiale è una spystory) anche perchè Hodges riesce a parlare di matematica e logica con rigore senza trasformare il libro in un mattone indigeribile. Anzi.

Per darvi un’idea di cosa stiamo parlando in una comoda lista a punti (noi ing. le adoriamo):

1 – se avete avuto la fortuna di farvi un esame di Calcolatori Elettronici, sapete già cos’è la “macchina di Turing: a soli 24 anni, questo sconosciuto matematico inglese definisce il nostro futuro, ipotizzando come devono funzionare le macchine computazionali. Forse non possiamo chiamarlo “il padre di computer” (che ha molti padri), ma è vero che la sua intuizione è la base di tutta la tecnologia che ci circonda.

2 – durante la seconda guerra mondiale, Turing entra a far parte del gruppo di Bletchley Park, la località top secret della principale unità di crittoanalisi inglese. Gli U-Boot stavano mettendo in ginocchio il Regno Unito affondandone le navi, e comunicavano con messaggi cifrati dalla macchina Enigma. Grazie a Turing, il codice Enigma viene spezzato, e gli inglesi avranno accesso a tutti i messaggi nazisti: solo così sarà possibile lo sbarco del D-day.

Dopo la Guerra, Turing è un eroe, ma nessuno lo sa: Churchill impose la segretezza assoluta alla squadra di Bletchley Park. Avevano contribuito a salvare il mondo, e nessuno l’avrebbe saputo fino agli anni ’70, quando i primi documenti vennero desecretati.

3 – il Test di Turing è il padre del test di Voight Kampff, quello che in Blade Runner Harrison Ford usa per identificare i Replicanti dagli umani. Turing prova a rispondere alla domanda “cosa ci distingue dalle macchine?”: una macchina supera il test se riesce a far credere a un interlocutore di essere umano. E se un computer riesce a spacciarsi per umano, forse lo è?

4 – Turing era gay, in anni in cui era illegale esserlo. Quando nel ’52 denuncia un furto in casa, non si preoccupa di nascondere che vive con ragazzo: ma alla polizia inglese interessa di più un reato di buggery, di sodomia, che un piccolo furto. Turing viene arrestato e condannato con la stessa legge che aveva condannato Oscar Wilde 50 anni prima. Gli viene data una scelta: un anno di prigione, o la castrazione chimica. Sceglie la seconda.

Nel 1954, finito il trattamento a base di ormoni, la sera del giorno di Pentecoste, Alan Turing intinge una mela nel cianuro, e si uccide dandole un solo morso. Non lascia nulla di scritto.

5 – Avete presente il simbolo della Apple? Una mela morsicata. Vi dice qualcosa?

6 – Alan Turing, sconosciuto e improbabile eroe, viene dimenticato. Questa biografia, uscita la prima volta nel 1983, lo riporta in scena. Nel 2013, dopo petizioni su internet di migliaia di inglesi (Alan, te lo immaginavi Internet che chiedeva giustizia per te?), la Regina gli concede il perdono reale, in virtù dei servizi resi al paese.

 

{Tech #2} la macchina di Turing fai-da-te

L’oggetto che vorrei è la macchina Enigma: era una sorta di bella macchina da scrivere, con tre rotori che cifravano ogni lettera. Solo che non ce ne sono molte in giro: Churchill ordinò di distruggerne ogni esemplare, alla fine della guerra. Qualcuna è sfuggita, ma sono un po’ care.

E la macchina di Turing? Si, era un’idea teorica, ma possiamo metterla in pratica? Ma certo, se siamo allo stesso livello di questi due pazzi olandesi che nel 2012 ne hanno realizzato una bellissima versione funzionante. Come? Con il Lego. Come non innamorarsene?

La macchina originale ha nastro infinito: quella fatta col lego ha solo 32 posizioni, ma ce le faremo bastare. Come cimentarvi? Basta un set di lego Mindstorms ($ 349.99). Purtroppo sul sito dei due olandesi non ci sono le istruzioni dettagliate, ma secondo me se gli scrivete due righe questi vi mandano un documento con tutte le istruzioni e forse vengono anche a casa vostra a darvi una mano (io non ho osato correre il rischio).

Buon divertimento!

http://vimeo.com/44202270

 

 

{le note a piè di pagina}

L’ebook

Il sito di Alan Hodges: http://www.turing.org.uk/

Il sito della Lego Turing Machine

La prima scena di Blade Runner

Il trailer di The Imitation Game in italiano

Un’ultima nota sul logo della Apple: che fosse un omaggio alla storia drammatica di Alan Turing è una bellissima storia che gira da anni. Purtroppo però quel rompiscatole di Steve Jobs l’ha smentita al suo biografo, Walter Isaacson. Ma l’ipotesi rimane affascinate, e non vorremmo mai rovinare una bella storia con la verità: dimenticate subito questa nota.

Fonte: www.illibraio.it